Usare un libretto postale è vantaggioso? Tutto quello che bisogna sapere

Sono moltissimi gli italiani che ogni anno decidono di ricorrere al classico libretto postale come mezzo di risparmio. Oggi questo metodo è ancora vantaggioso? Vediamo quali sono i principali vantaggi e svantaggi

Anche nel 2024 il libretto postale resta uno dei mezzi di risparmio più popolari tra gli italiani, con oltre 27 milioni di risparmiatori che affidano i propri fondi a buoni e libretti questo genere.

Questa scelta è motivata da diversi vantaggi, tra cui la sicurezza degli investimenti garantita dallo Stato, l’assenza di costi di gestione e la possibilità di effettuare molte operazioni gratuitamente.

Oltre ai “pro” esistono però anche dei “contro”, motivo per cui è giusto porsi una domanda: conviene ancora avere un libretto postale?

Libretto postale: milioni di italiani non sanno farne a meno

Il libretto postale, emesso da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e distribuito attraverso Poste Italiane, svolge un ruolo fondamentale nel panorama del risparmio del Belpaese, grazie alla sua semplicità e sicurezza.

Il libretto postale è da sempre uno degli strumenti di risparmio preferiti degli italiani
Il libretto postale è da sempre uno degli strumenti di risparmio preferiti degli italiani | Immagine Unsplash @MarkusSpiske – Etruriaoggi.it

La caratteristica distintiva di questo strumento finanziario è la garanzia totale offerta dallo Stato italiano, che copre interamente i depositi e gli interessi accumulati.

I rendimenti del libretto postale sono generalmente modesti, ma la sua ampia adozione è dovuta al suo ruolo come conto di regolamento per diversi strumenti finanziari, tra cui i buoni fruttiferi postali, le obbligazioni e le polizze.

Esistono diverse varianti di libretti (quello Ordinario, quello Smart od Online e il Libretto postale per minorenni), ognuna con caratteristiche specifiche, e tutte sono toccate dalla rilevante innovazione introdotta dalla legge di Bilancio 2024 (legge 213 del 30 dicembre 2023, articolo 1 commi 183-185), la quale esenta il libretto postale, insieme a Bot e altri titoli di Stato, dal calcolo del patrimonio familiare ai fini dell’ISEE, fino a un importo di 50.000 euro.

Tuttavia, è giusto notare come l’entrata in vigore di questa disposizione sia stata rinviata dall’Inps tramite il messaggio n. 165 del 12 gennaio 2024, in attesa di modifiche al regolamento proprio dell’ISEE.

Come funziona

Il funzionamento del libretto postale, uno strumento di risparmio ampiamente diffuso in Italia per la sua semplicità d’uso, è regolato da alcune caratteristiche chiave.

Come anticipato in precedenza, esso viene emesso da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e distribuito attraverso Poste Italiane, operando come una sorta di tradizionale salvadanaio.

La particolarità consiste nel fatto che i fondi depositati sono garantiti dallo Stato Italiano, il quale si impegna a tutelare integralmente ogni somma versata.

In passato, il libretto postale era “al portatore”, caratteristica che permetteva a chiunque possedesse la versione cartacea di effettuare prelievi e versamenti senza restrizioni presso l’ufficio postale.

Una modalità che è stata poi abolita a partire dal 31 dicembre del 2018.

Attualmente, il libretto postale consente di versare e prelevare denaro presso qualsiasi ufficio postale in Italia e, in aggiunta, con esso è possibile effettuare prelievi anche presso gli sportelli ATM Postamat.

È importante notare che il limite giornaliero per i prelievi è fissato a 600€, mentre il tetto mensile è stabilito a 2.500€.

Tali restrizioni mirano a garantire un uso responsabile del libretto postale e a preservare la sicurezza delle transazioni finanziarie.

Conviene avere un libretto postale? Pro e contro

L’apertura di un libretto postale è accompagnata da sempre da opinioni contrastanti.

C’è chi lo considera un valido strumento finanziario per il risparmio e chi invece resta convinto del fatto che possederlo non porti grandi vantaggi.

Una differenza di vedute che si è sempre mantenuta nel corso degli anni e che ancora oggi persiste.

Possedere un libretto postale non basta per sostituire un conto corrente bancario
Possedere un libretto postale non basta per sostituire un conto corrente bancario | Immagine Unsplash @BermixStudio – Etruriaoggi.it

È giusto però provare ad analizzare più nel profondo la questione, alla ricerca di soluzioni vantaggiose e novità interessanti.

Una di queste è quella rappresentata dal moderno libretto Smart, soluzione dematerializzata che consente di effettuare molte operazioni online, eccezion fatta per il prelievo in contanti.

Oltre alla funzione di risparmio, il libretto postale offre caratteristiche simili a un conto corrente, come la possibilità di accreditare la pensione ed è importante notare come la somma versata nel libretto sia garantita dallo Stato italiano, aspetto che contribuisce a fornire una sicurezza finanziaria di base.

Tuttavia, esistono però anche dei punti deboli che è giusto considerare.

Gli interessi sono tra i “contro” principali.

Oggi, aprire un libretto di risparmio non rappresenta infatti un modo significativo per guadagnare, dato il basso livello dei tassi di interesse.

L’opzione Supersmart collegata al libretto Smart offre la migliore percentuale, ma anche questa si attesta al 2,5% lordo, con interessi soggetti a una ritenuta fiscale del 26%.

È importante quindi evidenziare come un libretto postale non possa sostituire completamente un conto corrente.

Un esempio pratico? Non è possibile accreditare lo stipendio né ricevere bonifici da un conto intestato a una persona diversa dal titolare o co-titolare del libretto postale.

Ulteriori limitazioni riguardano anche i versamenti e i prelievi, che possono essere effettuati solo presso l’ufficio postale o gli sportelli ATM postali (i classici Postamat).

Per di più, non è possibile prelevare denaro da un bancomat tradizionale e non sono consentiti acquisti nei negozi fisici o online, nonostante il libretto di risparmio postale sia collegato alla Carta Libretto.

Differenze con un conto corrente bancario

La distinzione principale tra un conto corrente e un libretto postale risiede nelle finalità e nelle caratteristiche offerte.

Il conto corrente è concepito come uno strumento di risparmio completo, il quale garantisce una vasta gamma di servizi bancari come carte di pagamento, assegni e la possibilità di effettuare molteplici transazioni.

L’uso di un conto corrente bancario comporta però anche un insieme di spese gestionali.

Il libretto postale viene invece solitamente aperto con l’obiettivo di custodire somme di denaro e ottenere una rendita modesta.

A differenza del conto corrente, il libretto postale ha un numero limitato di operazioni che è consentito effettuare.

È possibile, per esempio, ricevere dei bonifici, ma non è consentito effettuarli ed esso può essere utilizzato per ricevere la pensione, ma non lo stipendio.

Avere un libretto postale nel 2024 può quindi essere una scelta vantaggiosa se si desidera risparmiare e meno proficua, invece, se si vuole guadagnare.

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