Putin intervistato da Tucker Carlson, quali sono state le dichiarazioni più importanti?

“Tutti erano convinti che la Russia sarebbe stata sconfitta, ma questo ragionamento era frutto di arroganza, non di una mente illuminata”, ha dichiarato Putin

L’intervista del giornalista Tucker Carlson a Vladimir Putin ha superato, dopo soltanto 14 ore, i 100 milioni di visualizzazioni sulla piattaforma X. Ecco cosa ha dichiarato il presidente russo, parlando della guerra in Ucraina, degli Stati Uniti e della Cina all’ex volto famoso di Fox News e giornalista di riferimento della nuova destra americana.

Le dichiarazioni di Putin

“L’Ucraina è uno Stato artificiale”

Putin ha dichiarato: “L’Ucraina è uno Stato artificiale, firmammo la pace con Kiev ma Boris Johnson la fece saltare“. “I bolscevichi hanno creato l’Ucraina sovietica, che fino ad allora non esisteva affatto. Il ripristino delle relazioni tra i popoli di Russia e Ucraina richiederà molto tempo, ma accadrà“. Per Putin l’Ucraina è stato creato per volontà di Stalin dopo la seconda guerra mondiale, “l’Ucraina ha ricevuto parte dei territori polacchi, ungheresi e romeni. L’Ucraina sovietica ha ricevuto un gran numero di territori che non hanno mai avuto nulla a che fare con essa, in primo luogo la regione del Mar Nero“. Il presidente ha negato di avere rivendicazioni territoriali su “Polonia, Lettonia o chiunque altro“.

Intervista Putin
Intervista Putin – EPA/GAVRIIL GRIGOROV/SPUTNIK/KREMLIN – Etruriaoggi.it

Sconfiggerci è impossibile, non accadrà mai“, ha sottolineato, “tutti erano convinti che la Russia sarebbe stata sconfitta, ma questo ragionamento era frutto di arroganza, non di una mente illuminata“, ha aggiunto Putin.

Putin ha parlato anche di Volodymyr Zelensky:Una volta gli ho parlato e gli ho detto: perché stai facendo questo? Perché sostieni i neonazisti in Ucraina, quando tuo padre aveva combattuto il fascismo in prima linea? Quello che mi ha detto non lo rivelerò, non sarebbe giusto farlo“.

Putin accusa i servizi segreti statunitensi

L’attuale presidente russo ha accusato i servizi segreti statunitensi di aver sabotato il gasdotto russo-tedesco North Stream. Quando il giornalista gli ha chiesto chi avesse fatto saltare in aria Nord Stream, Putin ha risposto: “Lei di sicuro“. “Io ero impegnato quel giorno – ha risposto ironicamente Carlson – non ho fatto saltare Nord Stream” e il presidente ha continuato: “Lei può avere un alibi personale, ma la Cia non ce l’ha”. Il presidente russo ha mantenuto un atteggiamento sarcastico mentre parlava di Joe Biden, mentre ha utilizzato parole di vicinanza nei confronti di Donald Trump. Quando doveva spiegare che rapporto avesse con i due leader, ha risposto: “Non ricordo quando ci ho parlato l’ultima volta (parlando di Biden). Perche’ dovrei chiamarlo? Di cosa dovrei parlargli o implorarlo? ‘Fornirete queste e quelle armi all’Ucraina? Oh, ho paura, ho paura, per favore non consegnarle’. Di cosa possiamo parlare?“. Parlando di Trump invece ha detto:Ho avuto un buon rapporto con lui. Non è una questione di leader, è una questione di mentalità“.

“Possibile l’accordo sulla liberazione del giornalista Usa”

Parlando del giornalista del Wall Street Journal e reporter americano, arrestato l’anno scorso con l’accusa di spionaggio, Putin dichiara: “Possibile l’accordo sulla liberazione del giornalista Usa“. “I servizi speciali – ha aggiunto – stanno discutendo il caso“. Il presidente ha affermato che Gershovich è stato “colto in flagrante mentre otteneva segretamente informazioni riservate” e che “lavorava per i servizi speciali statunitensi”. “Vogliamo che i servizi speciali statunitensi pensino a come possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi che i nostri servizi speciali stanno perseguendo“, ha concluso Putin. Il giornalista è stato arrestato con le accuse di spionaggio per conto degli Stati Uniti, mentre si trovava in Russia come inviato del Wall Street Journal per raccontare la guerra in Ucraina.

Putin su Bush

Il presidente ha anche raccontato di aver avuto un buon rapporto con Bush: “Avevo un buon rapporto con lui, ma non è una questione di leader nelle relazioni tra Usa e Russia, è una questione di mentalità“,  “So che negli Stati Uniti veniva dipinto come una specie di ragazzo di campagna che non capiva nulla. Vi assicuro che non è così. Penso che abbia commesso molti errori nei confronti della Russia, ma ha esercitato pressioni sugli europei. Non era peggiore di qualsiasi altro politico americano, russo o europeo e capiva quello che stava facendo meglio degli altri“.

Putin ha detto infine: “Voglio dire alla leadership Usa: se davvero volete che la guerra finisca, smettetela di fornire armi“.

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