Le spese mediche per il familiare a carico si possono detrarre nel 730 e ottenere un rimborso: ecco come

Sai che è possibile detrarre le spese mediche per il familiare a carico nel 730? Ecco come fare per ottenere il rimborso.

Grazie al nostro Sistema Sanitario Nazionale, i cittadini italiani possono usufruire del Servizio Sanitario in maniera molto meno costosa rispetto agli altri Paesi.

Le spese mediche per il familiare a carico si possono detrarre nel 730
È possibile detrarre alcune spese mediche (Ansa) – Etruriaoggi.it

Ma non solo, perché è possibile anche farsi restituire una parte degli importi spesi per poter accedere a cure o all’acquisto di farmaci. Non tutti sanno infatti che le spese mediche per il familiare a carico si possono detrarre nel 730 in fase di Dichiarazione dei Redditi. Ecco quindi come fare per ottenere il rimborso e in che modo richiedere il denaro.

Come richiedere il rimborso

I cittadini possono richiedere il rimborso per le spese sanitarie sostenute per le patologie esenti, in relazione ai familiari non fiscalmente a carico. Queste possono essere inserite nel riquadro E, rigo E2 del Modello 730. In alternativa, è possibile inserirle nel quadro RP, rigo RP2 del modello Redditi. Il contribuente ha infatti la possibilità di detrarre queste spese del familiare anche nel caso in cui questo non risulta essere a carico fiscalmente. Tuttavia, bisogna rispettare alcuni passaggi. Vediamo come ottenere il rimborso delle spese per le patologie esenti nel 730.

Le spese mediche per il familiare a carico si possono detrarre nel 730
Ecco come chiedere la detrazione – Etruriaoggi.it

Secondo le normative vigenti, è possibile detrarre nel 730 le spese sanitarie sostenute per i familiari non a carico. È possibile detrarre numerose tipologie di spese, come quelle sostenute per i familiari affetti da patologie esenti e per cui non è stata trovata capienza. Tra queste rientrano patologie che danno diritto alla detrazione fiscale, come l’angina pectoris, l’insufficienza cardiaca, le aritmie cardiache, l’emofilia, l’epilessia, la cirrosi epatica scompensata, le condizioni a rischio tromboembolico. Rientrano anche l’anticolinestterasici, gli avvelenamenti acuti, le emosiderosi e il sovradosaggio da anticoagulanti.

Per poter usufruire della detrazione è importante che il documento che attesti la spesa sia intestato a chi ha sostenuto la spesa, oltre alle indicazioni relative al familiare per cui è stata sostenuta la prestazione medica. Inoltre, l’importo massimo relativo alle spese sanitarie che sono state sostenute per il familiare non a carico non possono essere superiori a 6.197,48 euro. Inoltre, la percentuale di detrazione del 19% viene applicata sull’importo eccedente la franchigia. Sarà necessario presentare l’autocertificazione indicante il collegamento con la patologia esente e la spesa sostenuta. La certificazione ASL che attesta la patologia esente  e i redditi del familiare non a carico. Da qui si evince l’incapienza alla detrazione delle spese. Infine, è necessario presentare fatture, ricevuti fiscali e scontrini.

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