Il mondo del calcio sotto choc per l’arresto di un giovane attaccante ex Sassuolo, che attualmente gioca in Lega Pro.
Una brutta vicenda di violenza è quella che avrebbe coinvolto in queste ore il mondo del calcio professionistico in Italia: un attaccante molto giovane è finito agli arresti con accuse gravissime che vengono portate avanti dalla sua ex ragazza. Il giovane talento, infatti, è finito sotto accusa per stalking, proprio alla vigilia di un importante match che riguarda la squadra in cui milita da gennaio.
Cresciuto tra Monopoli e Sassuolo, senza mai esordire in prima squadra, l’attaccante classe 2004 che è stato fermato nelle scorse ore si chiama Luca Sasanelli ed è tesserato col Pescara: per la società abruzzese, è l’ennesimo evento che complica una stagione difficile, in cui sperava di tornare in Serie B. Dopo lo stop forzato per l’allenatore Zeman, questa nuova grana, che ha sicuramente preoccupato i calciatori della squadra.
L’attaccante arrestato in hotel prima della partita: quali sono le accuse
L’arresto di Luca Sasanelli, acquistato a gennaio dalla Fidelis Andria, con cui si stava facendo le ossa in Serie D, è stato infatti davvero plateale: dalla ricostruzione, sembra che le forze dell’ordine abbiano fatto irruzione nell’hotel dove soggiorna la squadra abruzzese, che stasera è impegnata contro la Recanatese, una sfida importante per rilanciare le sue prospettive in chiave play-off, dopo una serie di risultati negativi.
Il giovane calciatore è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza privata: al di là delle conseguenze da un punto di vista sportivo, con l’attaccante che rischia di essere indisponibile nei prossimi mesi, preoccupa molto che un ragazzo così giovane subisca accuse così gravi. Ancora una volta, infatti, ci troviamo di fronte a episodi in cui vittime sono le donne, costrette a subire questi atti gravissimi.
Fermo restando che vige il principio di presunzione di innocenza, le accuse che vengono mosse a Sasanelli sono davvero molto gravi e se condannato, rischia di dover scontare una pena di diversi anni. La pena prevista dall’art. 612-bis del codice penale, infatti, varia dai sei mesi fino addirittura a cinque anni, con delle aggravanti se la vittima è il partner o l’ex partner.
