Ictus, i fattori di rischio più comuni: conoscerli può salvarti la vita

Prevenire l’ictus vuol dire conoscere i fattori di rischio che dipendono dalle proprie scelte di vita e che tutti dovrebbero conoscere.

Quando si parla di ictus si devono prendere in considerazione quelli che sono i fattori modificabili, su cui quindi è possibile intervenire, da quelli che invece non consentono un intervento diretto. Questa differenziazione è importante perché permette di gestire non solo la sintomatologia una volta presente ma anche di andare a evitare che molto spesso questa condizione patologica si manifesti.

Ictus fattori rischio
I fattori di rischio per l’ictus (etruriaoggi.it)

Per alcuni soggetti le condizioni di vita, lo stile, il tipo di fisico possono gravare in maniera importante sulla comparsa di ictus cerebrale. I fattori di rischio che possono determinare la presenza di una simile condizione sono: ipertensione, diabete, sovrappeso, colesterolo elevato, utilizzo di fumo e alcol, sedentarietà. Sono tutti aspetti della vita su cui è possibile intervenire.

Ictus, i fattori a cui prestare attenzione per prevenire la malattia

Sicuramente la via terapeutica successiva permette di gestire le conseguenze ma c’è da dire che in molti casi è anche possibile prevenire il problema, soprattutto minimizzandone il rischio, semplicemente facendo attenzione ad alcune piccole variabili.

Ictus salvarti la vita
Come prevenire l’ictus (etruriaoggi.it)

Un fattore importante riguarda ad esempio l’ipertensione che determina un’instabilità della pressione del sangue nelle arterie. Questo passaggio è molto pericoloso e può portare a una certa sensibilità legata al lavoro del cuore. La pressione è sempre troppo elevata e questo compromette il livello di battiti del cuore tra pressione massima e pressione minima. Nel tempo i vasi possono indurirsi perdendo quindi elasticità, ovvero andando incontro a otturazione o comunque a restringimento, questo può portare a un deficit e quindi fenomeni di ischemia. Un valore massimo, secondo la Società Europea di cardiologia non deve andare oltre 140 su 90.

Un altro fattore a cui prestare estrema attenzione è il diabete con valori di glucosio nel sangue al di sopra della soglia massima. In Italia c’è un’incidenza piuttosto elevata, molti sottovalutano quanto sia gravoso il diabete e quanto possa trascinare altre malattie connesse molto severe. Anche il sovrappeso è un fattore di incidenza molto altro per ictus e altre malattie di questo tipo, il colesterolo si alza e quindi la condizione fisica precipita facilmente. Il tutto è da ricondursi anche alla sedentarietà perché di fatto la comparsa di molte patologie deriva proprio dalla mancanza di attività fisica. Fumo e alcol sono due nemici con cui combattere, avere una dipendenza da questi prodotti vuol dire compromettere il funzionamento dell’organismo.

A questo si unisce poi ciò su cui non si può intervenire ad esempio la predisposizione familiare, l’età, il sesso. Questi fattori non sono gestibili se non attraverso dei controlli periodici. L’incidenza è superiore ai 55 anni di età, in particolare dopo i 65 anni, colpendo in modo specifico gli uomini e chiaramente coloro che hanno una predisposizione familiare.

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